Con il primo lavoro arrivano i primi guadagni, è importante che tu valuti bene come pianificare le spese e come utilizzare i primi guadagni.
Pensa ai tuoi progetti futuri
Pensa in grande, poi immagina anche cosa potrebbe andare storto così da essere preparato. Fai un elenco di quali potranno essere le tue necessità e in che ordine potranno presentarsi. Ad esempio, inizialmente, potrai avere bisogno di un computer portatile e dell’abbonamento del treno, un budget per le spese quotidiane (alimentari, ricarica cellulare ecc.), un budget per le spese impreviste, poi potrai voler acquistare un’automobile e dovrai quindi pagare l’assicurazione, vivere da sol* e così via… traduci poi tutto in euro e avrai una stima di quanto dovresti mettere da parte e quant0 tempo dovrai attendere per realizzare i tuoi progetti. Puoi anche confrontarti con i tuoi genitori o i tuoi amici per capire se la lista è realistica o hai omesso qualcosa di importante.
Mi raccomando tieni sempre presente la differenza tra bisogni e desideri di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.
Che lavoro?
Considerate le entrate e le uscite, valuta attentamente quali possono essere gli strumenti più utili per la gestione delle spese quotidiane e per accumulare i tuoi risparmi.
Se sei dipendente
Ogni mese riceverai una busta paga ed il relativo pagamento. La busta paga è un documento in cui è indicato il tuo compenso lordo e netto, il tuo inquadramento lavorativo, le ritenute fiscali e contributi previdenziali che il datore di lavoro verserà e tante altre informazioni. Normalmente non è un documento facile da leggere se non si conoscono le varie voci. Puoi sempre rivolgerti ad un centro di assistenza fiscale (CAF) per capire come leggerla correttamente o per verificare che tutto sia corretto e coerente con il tuo contratto di assunzione. Entro sei mesi dall’assunzione, dovrai decidere se destinare il TFR (trattamento di fine rapporto) ad una forma di previdenza complementare per integrare la tua pensione futura o se lasciarlo in azienda. Per approfondimenti continua a seguire le news del nostro sito o i nostri social.
Se decidi di avviare un’attività autonoma
Vari sono gli aspetti da tener presente.
Ecco un breve elenco delle cose da fare:
- contattare anticipatamente un buon commercialista per valutare la soluzione che fa più al caso tuo, per sapere se e come puoi sfruttare eventuali agevolazioni e per avere un piano chiaro delle scadenze e dei costi che dovrai sostenere;
- valutare se avrai bisogno di ricorrere a forme di finanziamento: anche in questo caso informati bene con il commercialista e con eventuali strutture che possono finanziarti, sulle soluzioni più adatte ed i relativi costi e vincoli;
- quantificare i costi fissi, le agevolazioni per le start up non durano per sempre! I costi fissi sono quei costi che comunque dovrai sostenere, indipendentemente dal fatto che tu guadagni o meno, motivo per cui dovrai avere sempre ben presente a quanto ammontano;
- pensare a come accantonare una parte delle entrate per far fronte ai costi di cui ti ho appena parlato, agli obblighi fiscali e previdenziali o ad una eventuale battuta d’arresto dell’attività;
- valutare se ti devi tutelare per nuove responsabilità sorte in relazione alla nuova attività, ad esempio se dovrai sostenere altri costi per assicurazioni per eventuali danni a terzi oppure nel caso di un tuo infortunio o di malattia prolungata. Nel caso tu non possa lavorare, potrai far fronte ai costi fissi o al pagamento di precedenti acquisti, per quanto tempo?
Altra cosa che dovrai tenere presente è per quanto tempo potrai godere delle agevolazioni. Spesso succede che, grazie ad una riduzione temporanea delle imposte da pagare, si ha la percezione di avere grandi guadagni ma così non è.
Strumenti utili
Ci sono tantissimi strumenti a tua disposizione: bancari e finanziari, assicurativi, previdenziali. Ogni strumento ha le sue caratteristiche sia dal punto di vista fiscale e dei costi, sia rispetto ai tempi di durata e di vincolo; devi tener presente che il mercato è in continuo movimento motivo per cui anche gli strumenti utilizzabili si evolvono nel tempo.
Per questo motivo ti consiglio di informarti bene dai professionisti dei vari settori e tenerti aggiornato riguardo novità e cambiamenti.
Nelle prossime settimane tratteremo un po’ più approfonditamente questi strumenti così da fare un po’ di chiarezza e darti una prima infarinatura.
Parleremo del conto corrente che è lo strumento più semplice a tua disposizione, come funziona e quali possono essere i costi. Se poi lavori all’estero o, se sei in Italia e devi inviare dei soldi ai familiari in un altro Paese, ti spiegheremo come funzionano le rimesse di denaro e i bonifici SEPA.
Prima ho accennato ai rischi che potrebbero presentarsi nel futuro: per tutelarti potrai sottoscrivere polizze responsabilità civile generale (RCG) o per differenti esigenze.
Ce ne sono di molti tipi, progettate ad hoc in funzione dei vari ambiti di attività, che vanno a coprire i danni che potresti causare a terzi nel tuo lavoro oppure per infortuni e malattia che potrebbero fornirti un sostegno economico in caso di inattività.
Potrai anche considerare forme di previdenza complementare, per costruirti una pensione integrativa e polizze vita.
Cosa dicono i dati
Per conoscere i dati che contano per questo momento della vita, puoi leggere il seguente approfondimento a cura di Istat.
Analisi statistica su tasso di occupazione, reddito e capacità di risparmio dei giovani
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