Carte di credito: news dal 9 dicembre

La norma prevede che dal 9 dicembre si applicherà anche in Italia il tetto unico alle commissioni interbancarie: 0,3% del valore dell’operazione per le transazioni con carta di credito, 0,2% per i pagamenti con bancomat. Il provvedimento riguarda però solo le carte di emanazione bancaria come Visa, Mastercard e PagoBancomat, mentre saranno escluse American Express e Diners, che continueranno ad applicare le proprie commissioni, solitamente più alte.
 
La giungla delle commissioni interbancarie, secondo Bruxelles, costa ai rivenditori circa 10 miliardi di euro all’anno, mentre i clienti oltre ai normali costi di gestione da pagare alla banca per le carte di credito (in media oltre i 35 euro annui, esclusa l’imposta di bollo di 2 euro per gli importi superiori a 77,47 euro e il costo dell’invio dell’estratto conto) si sentono ancora richiedere un costo aggiuntivo (anche del 2% sul prezzo totale) quando il pagamento avviene con la moneta di plastica.
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A farlo sono i siti che vendono biglietti aerei o per gli eventi sportivi, le filiali Aci per il pagamento del bollo e le librerie per i ticket degli eventi musicali.
 
Un extra che, nel caso degli acquisti su Internet, si scopre solo al termine della transazione, cioè dopo aver optato per la carta di credito come mezzo di pagamento. E se si chiedono spiegazioni la risposta è unica per tutti: i costi di commissione non possono essere sostenuti solo dagli esercenti. In altre parole, i principali circuiti (Visa e Mastercard insieme rappresentano oltre il 95% delle transazioni effettuate con carta all’interno dell’Unione Europea) lo impongono e la banca dell’esercente lo paga a quella dell’acquirente. 
 
I costi di commissione che le banche addebitano vengono sempre scaricati sul cliente.

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