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Hacker: tra genio e crimine
Il termine “hacker” evoca spesso immagini di figure misteriose e minacciose che si aggirano nel cyberspazio alla ricerca di sistemi da violare. La realtà, però, è molto più sfaccettata. “Hacker” non è sinonimo di criminale informatico. Esistono diverse categorie di hacker, distinte dalle loro motivazioni e azioni.
Tipologie di Hacker
Le fonti IBM e Polizia Postale individuano tre categorie principali:
- Hacker malintenzionati (“Black Hat“): Sono i criminali informatici che agiscono per scopi illeciti, come il furto di dati, l’estorsione o il danneggiamento di sistemi informatici. Il loro obiettivo principale è il profitto, ottenuto tramite la sottrazione di informazioni sensibili come credenziali di accesso, numeri di carta di credito o dati bancari. Possono anche ricorrere all’estorsione, bloccando l’accesso ai dati tramite ransomware e chiedendo un riscatto. Altri ancora si dedicano allo spionaggio industriale, rubando informazioni riservate per conto di aziende concorrenti.
- Hacker etici (“White Hat“): Sono professionisti della sicurezza informatica che utilizzano le loro competenze per scopi benefici, aiutando le aziende a individuare e risolvere le vulnerabilità dei loro sistemi. Lavorano come consulenti di sicurezza o come dipendenti di aziende, e seguono un rigido codice etico, ottenendo sempre l’autorizzazione prima di testare i sistemi. Tra i loro compiti rientrano i penetration test, simulazioni di attacco volte a individuare le falle di sicurezza, e le valutazioni delle vulnerabilità, analisi approfondite dei sistemi per identificare i punti deboli.
- Hacker “Grey Hat“: Si muovono in una zona grigia, tra l’etica e l’illegalità. Violano i sistemi senza autorizzazione, ma lo fanno per segnalare vulnerabilità alle aziende, spesso in cambio di un compenso o di un riconoscimento. Pur avendo buone intenzioni, possono involontariamente fornire informazioni utili ai criminali informatici.
Oltre a queste tre categorie principali, esistono altre figure:
- Hacker dilettanti: Come in tutte le attività sono persone spinte dalla curiosità o dal desiderio di imparare. Si dedicano all’hacking per divertimento o per mettersi alla prova. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, si è diffusa la figura dell'”hacker AI dilettante”, che cerca di “forzare” i modelli di IA – Intelligenza Artificiale – per fargli eseguire compiti non previsti.
- Hacktivisti: Sono gli attivisti di questo “mondo”. Usano l’hacking come forma di protesta politica o sociale, violando i sistemi per attirare l’attenzione su cause specifiche. Il gruppo Anonymous è un esempio di collettivo hacktivista che ha condotto attacchi contro governi e organizzazioni internazionali.
- Hacker sponsorizzati dallo Stato: sono persone che operano per conto dei Governi, con l’obiettivo di spiare i nemici, interrompere infrastrutture critiche o diffondere disinformazione. Le loro azioni possono essere considerate etiche o criminali a seconda del punto di vista.
Tecniche e strumenti di hacking
Gli hacker, indipendentemente dalle loro motivazioni, utilizzano diverse tecniche e strumenti per raggiungere i loro obiettivi. Tra i più comuni:
- Ingegneria sociale: mira a manipolare le persone per ottenere informazioni sensibili o accesso a sistemi, come nel caso del phishing, in cui i truffatori inviano email ingannevoli per rubare dati.
- Malware: software dannoso utilizzato per infettare i sistemi e rubare dati o bloccarne l’accesso. Esempi di malware sono ransomware, trojan horse, spyware e infostealer.
- Vulnerabilità di sistema: sfruttano le falle di sicurezza dei sistemi informatici per ottenere accesso non autorizzato. Gli hacker utilizzano strumenti come scanner di rete e vulnerability scanner per identificare i punti deboli dei sistemi.
- Intelligenza artificiale: l’IA sta diventando sempre più popolare tra gli hacker, sia per sviluppare malware più sofisticati che per attaccare le vulnerabilità dei sistemi di IA.
Conclusioni
La figura dell’hacker è complessa e non si può ridurre a una semplice definizione. È importante comprendere la differenza tra hacker etici e criminali informatici, e essere consapevoli dei rischi e delle tecniche di hacking per proteggersi adeguatamente.


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