Gioco d’azzardo, accordo tra Stato e Regioni

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Stato e Regioni hanno raggiunto l’accordo per dimezzare in tre anni il numero delle sale da gioco. Gli Enti locali dovranno decidere dove collocarle: la priorità è far rispettare la distanza minima delle sale a scuole e ospedali. Questo provvedimento ha suscitato reazioni differenti tra le associazioni che denunciano l’ipocrisia del provvedimento e i gestori che temono un rischio occupazionale con perdite stimate su 6 miliardi.

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Lo scopo di tutto questo; spiega il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, è tutelare la salute e la sicurezza pubblica ed il contrasto alla illegalità. Aumenta lo standard di qualità e si sicurezza dei punti gioco nei quali dovranno essere assicurati access selettivo, tramite l’identificazione con documento del giocatore, e la videosorveglianza.

Le associazioni criticano duramente questo provvedimento sostenendo che il Governo è più interessato al profitto delle concessionarie dell’azzardo e alle entrate erariali.

I gestori criticano a loro volta il provvedimento sostenendo che porterà all’espulsione del gioco lecito in Italia. Secondo i gestori, azione del Governo,  non raggiunge gli scopi prefissi, ovvero la tutela dell’ordine pubblico, degli investimenti industriali, di una corretta gestione del gioco legalizzato, la tutela della salute delle persone.

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