DEPOTENZIATE LE NORME A DIFESA DEI CONSUMATORI
La Legge 388 del 2000, individuata quale strumento per sostenere le iniziative a favore dei consumatori, ha visto invece un deciso peggioramento nel ritardo e nella mancata assegnazione delle risorse.
Ogni anno, ricorda Rete Consumatori, una quota (sempre più ridotta) delle entrate derivanti dalle sanzioni comminate alle aziende per pratiche commerciali scorrette, molte delle quali emesse proprio a seguito degli esposti e delle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, andrebbe destinata dal Ministero dello sviluppo economico per finanziare, tra le altre iniziative, progetti a difesa dei cittadini.
La somma richiesta dal Ministro Calenda di 10 milioni di euro, a fronte dei 147 milioni sanzionati dall’Antitrust nel 2016, corre il grave rischio di non essere assegnata per i numerosi adempimenti da espletare tra i quali il parere delle competenti commissioni parlamentari.
Ogni anno, ricorda Rete Consumatori, una quota (sempre più ridotta) delle entrate derivanti dalle sanzioni comminate alle aziende per pratiche commerciali scorrette, molte delle quali emesse proprio a seguito degli esposti e delle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, andrebbe destinata dal Ministero dello sviluppo economico per finanziare, tra le altre iniziative, progetti a difesa dei cittadini.
La somma richiesta dal Ministro Calenda di 10 milioni di euro, a fronte dei 147 milioni sanzionati dall’Antitrust nel 2016, corre il grave rischio di non essere assegnata per i numerosi adempimenti da espletare tra i quali il parere delle competenti commissioni parlamentari.
E così il cittadino si trova spesso solo a fronteggiare con le sole armi, a volte spuntate, delle Authorities di settore, le anomalie e scorrettezze perpetrate da banche e imprese.
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