CORONAVIRUS: ANNO ZERO. GIORNO: ???(…HO GIA’ PERSO IL CONTO!)

Come ogni mattina da circa due settimane, apro gli occhi e, alla vista della luce in camera, salto giù dal letto e mi precipito in bagno per controllare l’ora sulla radiosveglia.

Oddio, ma è tardissimo! Maledetta radiosveglia, perché non hai suonato!?!

Giusto il tempo di percepire il silenzio surreale giù in strada e di accendere la radio, che l’angoscia del ritardo lascia il posto alla rassegnata consapevolezza di un altro giorno in coabitazione col Covid ’19.

Mi sembra di rivivere le vicende di un film del 1993, diventato un cult del genere commedia-fantastico dal titolo “Groundhog Day” (Giorno della marmotta), in cui il protagonista (Bill Murray) è costretto a ripetere esperienze o a rivivere in continuazione vicende già avvenute, in un ciclo continuo che si ripete all’infinito.
Nei paesi di lingua inglese, il titolo originale del film è diventato un’espressione comune per indicare un giorno noioso e ripetitivo.

batteriN.B. Per chi fosse curioso di sapere come va a finire, lo trova col titolo in italiano “Ricomincio da capo”.

Per non farmi sopraffare dalla noia e dall’angoscia, alimentata dal bollettino giornaliero su infetti, ospedalizzati e deceduti (ho appena acceso il televisore), mi concentro sui rituali post-sveglia. Ma appena tutto vestito mi appresto ad uscire, sullo schermo TV si materializza l’ormai famoso cartello che mi ricorda che non si può uscire senza giustificato motivo.

Con eroico senso del dovere, tolgo subito vestiti e scarpe, che ripongo accuratamente fuori della porta d’ingresso di casa per evitare contaminazioni.
Indossata la tuta d’ordinanza e le ciabatte da interno, ligio alle raccomandazioni del cartello televisivo, comincio col lavaggio delle mani, seguito dalla disinfezione della casa, cercando di mantenere la distanza di almeno un metro dalla mia compagna (unico essere potenzialmente infettante nell’arco di duecento metri quadri, tra interno ed esterno della casa).

Arriva finalmente il momento della lettura della posta via mail e via social!

Il tempo corre veloce; il popolo dei social è straordinariamente instancabile e sforna il meglio del materiale da enciclopedia del bestiario. Nel frattempo i media, tra notiziari e talk show popolati da divulgatori ed opinionisti di dubbia ed indubbia fama, cercano di frastornare e confondere le idee allo stesso coronavirus con informazioni contrastanti sulla sua pericolosità e con la minaccia di nuove terapie efficaci contro i suoi effetti letali o di un nuovo vaccino a brevissimo.

Tra una chat e un TG Edizione straordinaria, arriva mezzogiorno.

Evviva è ora di preparare il pranzo, rigorosamente con la dovuta calma. Perché sono finiti i tempi di fare le cose di fretta!
Scusate, ma che giorno è oggi?

Ah sì, dovrebbe essere lunedì. Vabbè, ma cosa cambia?

TANTO SI RESTA A CASA!!!!

Mi avete sentito??? A CASAAAA!!!

A domani

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