Il 30 marzo 2020 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, riguardante gli aiuti alimentari per i cittadini in difficoltà.
È stata messa a disposizione dei Comuni una cifra totale pari a 400 milioni di euro di cui euro 386.945.839,14 in favore dei comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario, alla regione Siciliana e alla regione Sardegna, ed euro 13.054.160,86 in favore delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, e delle province autonome di Trento e di Bolzano che verranno suddivisi secondo alcuni parametri definiti all’interno della stessa ordinanza.
I Comuni possono anche aprire conti correnti bancari o postali ad hoc dove far confluire eventuali donazioni liberali raccolte per la solidarietà alimentare.
Con i fondi a disposizione i Comuni potranno quindi acquistare:
- buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari
- generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Ogni Comune deve pubblicare nel proprio sito internet la lista dei negozi che accettano i buoni spesa.
I beneficiari degli aiuti, in linea generale, saranno i cittadini ed i nuclei familiari che, per gli effetti derivanti dall’emergenza del coronavirus o altra causa, si trovano in situazione di particolare difficoltà.
I servizi sociali valuteranno di caso in caso quali richieste accettare e l’importo del contributo, dando precedenza a coloro che non hanno altro tipo di sostegno pubblico (ad esempio reddito di cittadinanza, reddito di inclusione attiva o altri sostegni e contributi comunali)
Le modalità di richiesta del contributo (ad esempio prenotazione telefonica, modulo compilabile via internet, ecc.) e di utilizzo dei buoni (ad esempio cosa si può acquistare e dove) sono stabilite dai rispettivi Comuni.
Vi consigliamo, quindi, di guardare il sito internet o di telefonare al Comune di appartenenza per avere maggiori informazioni su procedure o sportelli dedicati da contattare.
A seguito i link alle pagine di riferimento per la richiesta dei buoni dei capoluoghi di provincia (al 5 aprile 2020):
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