Con aumento accise su carburanti danno per tutti i cittadini a causa del rialzo dei costi di trasporto dei beni. In Italia il 90% del trasporto merci avviene su gomma.
Abolire il bollo auto e contestualmente aumentare le accise sui carburanti, come proposto da Matteo Renzi incontra il parere contrario dell’Adoc. Renzi infatti afferma che in questo modo pagherebbe soltanto chi inquina, ma questo non è vero. Un aumento delle accise comporterebbe un ricarico gravoso per tutti i consumatori.
“Dato che il 90% del trasporto delle merci in Italia avviene su gomma, aumentare il costo dei carburanti si tradurrebbe in un ricarico dei costi di tutti i prodotti, in primis quelli alimentari, per coprire il rialzo delle spese di trasporto. E a pagare sarebbero tutti i cittadini, che usino la macchina o meno – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – le accise, che oggi costituiscono il 60% del costo reale della benzina, andrebbero al contrario diminuite se non abolite, al fine di evitare spese ingiustificate a carico dei consumatori. Ricordiamo che l’Italia, dopo Norvegia e Olanda, è il Paese europeo dove rifornirsi costa di più. Da noi si spende il 12,2% in più della media europea, con punte fino al 26,7% di differenza con la Spagna. In Germania un litro di verde costa il 12% in meno, con la Gran Bretagna la differenza è del 6%, con la Francia è del 13%. Ma va considerato anche che, considerando il reddito medio netto di una famiglia, la spesa per la benzina in Italia incide sul 9,4% del reddito. Praticamente poco meno del 10% dello stipendio se ne va al distributore. Sensibile la forbice con il resto d’Europa: in Germania i carburanti impegnano il 4,8% del reddito, in Francia il 5,8%. Mediamente in Europa l’impatto sul reddito è pari al 5,9%. Il 3,5% in meno dell’Italia, pari a circa 200 euro l’anno. Che, sicuramente, le famiglie potrebbero investire in modo diverso. Va anche sottolineato che per la maggior parte dei cittadini l’utilizzo dell’auto è obbligato, in quanto l’alternativa del trasporto pubblico locale, nelle città e in particolare nelle periferie, è praticamente inesistente. Sul fatto che il bollo auto vada abolito siamo concordi, da anni denunciamo che per saldare le rate del bollo auto una famiglia spende in media 2440 euro per ogni vettura posseduta, considerando che l’età media di un’auto si è allungata anche oltre i 10 anni. Una somma pari al 12,6% di quanto mediamente speso per l’acquisto, senza contare la svalutazione del mezzo. Crediamo che una soluzione sia quella di prevedere il dimezzamento dell’importo del bollo auto dopo 5 anni di possesso e il totale annullamento dopo 10 anni di vita della vettura. Una soluzione già adottata in Francia e in altri Paesi Europei e che, se venisse adottata anche in Italia, permetterebbe alle famiglie di alleggerire, e di molto, le loro uscite e di partecipare alla ripresa economica”.
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