In merito al caso Bip Mobile, che vede potenzialmente coinvolti oltre 200mila utenti, l’Adoc ha inviato una lettera all’Autorità Garante delle Comunicazioni, nella quale ha evidenziato, innanzitutto, come il contenuto delle dichiarazioni da parte dell’operatore in questione, apparse sul sito aziendale all’indirizzo store.bip.it, contrariamente a quanto richiesto e comunicato alle Associazioni dei consumatori in occasione dell’incontro del 20 gennaio scorso, sia non solo incompleto e non trasparente ma anche fuorviante e in grado di creare false illusioni e aspettative, in particolare verso quei consumatori, circa 70mila, che ancora oggi non hanno avviato la richiesta di portabilità del proprio numero. Ma anche verso quegli utenti che, nonostante il corretto inoltro della richiesta di portabilità, non hanno ancora visto riconosciuto integralmente il proprio credito acquistato che, secondo le normative del settore, è un obbligo che rimane in capo all’operatore “donor”, ossia Bip Mobile. Contestualmente l’Adoc, a seguito di numerose segnalazioni da parte degli utenti coinvolti, ha richiesto all’Agcom di verificare e di escludere la possibilità che un terzo soggetto sub-fornitore di Bip Mobile possa aver interrotto le procedure di portabilità, pericolo già paventato durante la riunione tra Associazioni, operatore e Agcom dello scorso 20 gennaio. L’Adoc, infine, ha richiesto all’Agcom di convocare urgentemente un tavolo tecnico al fine di definire la creazione di un Fondo di garanzia a tutela sia dei diritti dei consumatori sia della tenuta generale del sistema.
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