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Il 19 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto legge 34/2020, cosiddetto “Decreto Rilancio”, che riporta le novità annunciate dal governo in conferenza stampa.
Il Decreto Legge “Rilancio”
È composto da 266 articoli che vanno a distribuire oltre 155 miliardi di risorse (equiparabili quindi alla portata di due leggi di bilancio) di cui 130 miliardi per fornire liquidità e sostegno al lavoro e all’economia.
Vari sono i temi affrontati che coinvolgono sia i cittadini che le imprese. Dalle misure che riguardano la salute e le politiche sociali, al sostegno al lavoro e all’economia.
Le misure fiscali
Per comprendere meglio il contenuto del nuovo Decreto Rilancio dal punto di vista delle novità fiscali (versamento tasse e contributi, rateizzazioni, pignoramenti, ecc) ci viene in aiuto il vademecum dell’Agenzia delle Entrate.
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Le misure a sostegno dei lavoratori e delle famiglie
Per quanto riguarda, invece, le misure a sostegno dei lavoratori e delle famiglie, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato la seguente brochure informativa . I temi affrontati sono: cassa integrazione, divieto di licenziamento, indennità, bonus lavoro domestico e altro.
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Ma vediamone alcuni punti:
Bonus baby sitter e congedo parentale (art.72)
I genitori lavoratori, dipendenti del settore privato, hanno diritto ad un congedo di massimo 30 giorni per i figli di età non superiore ai 12 anni. La retribuzione è al 50% ed è coperta da contribuzione figurativa.
Il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting passa da 600 a 1.200 euro e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Il bonus baby-sitter in favore del personale sanitario aumenta, invece, da 1.000 a un massimo di 2.000 euro
Permessi retribuiti disabili (art.73)
Ai permessi ordinari retribuiti previsti dalla legge 104 vengono aggiunte ulteriori dodici giornate utilizzabili nei mesi di maggio e giugno 2020.
Reddito di emergenza (art.82)
Può richiedere il Reddito di emergenza (Rem) ogni nucleo familiare che, al momento della domanda, ha i seguenti requisiti:
• chi richiede il Rem deve risiedere in Italia;
• il reddito familiare complessivo, riferito ad aprile 2020, deve essere inferiore all’importo che viene riconosciuto come Rem e che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare;
• patrimonio mobiliare familiare, riferito all’anno 2019, inferiore a 10.000 euro. A questa cifra bisogna aggiungere 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare (ad esclusione del primo) per un massimo complessivo di 20.000 euro; se fa parte del nucleo familiare una persona con disabilità grave o non autosufficiente (secondo i criteri ISEE) il massimale passa da 20.000 a 25.000 euro;
• il valore dell’ISEE sia inferiore a 15.000 euro;
• non beneficiare di ulteriori sussidi.
Per inoltrare la richiesta bisogna accedere al sito dell’INPS, a breve sarà disponibile anche una circolare con le spiegazioni.
Lavoro agile (art.90)

I genitori, che sono lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di 14 anni, hanno diritto al lavoro agile fino alla cessazione dello stato di emergenza. Questo diritto è vincolato al fatto che la modalità deve essere compatibile con il lavoro che si deve svolgere, che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, nei casi di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, o che non vi sia un genitore non lavoratore.
Smart working, le novità del Decreto Rilancio
Ecobonus (art.119)
Incentivo al 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica per la prima casa ma anche per le seconde case, purché siano parte di un condominio.
Il credito maturato può essere ceduto agli istituti bancari, oppure di beneficiare dello sconto in fattura dall’impresa che esegue i lavori.
Dispositivi di Protezione Individuale (art.124)
Fino al 31 dicembre 2020 esenzione IVA su mascherine, dispositivi medici e di protezione individuale, come ad esempio guanti, gel e soluzioni disinfettanti, visiere, calzari, ecc.
Bonus vacanze (art.176)
Può farne richiesta un solo componente per nucleo familiare, una sola volta, e la famiglia deve avere un Isee di massimo 40mila euro annui.
L’importo del bonus varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare:
- 150 euro per una persona;
- 300 euro per due persone;
- 500 euro per gli altri nuclei familiari.
Il bonus è valido soltanto:
- per soggiorni prenotati in Italia dal primo luglio fino al 31 dicembre 2020
- per soggiorni di almeno tre notti trascorse nello stesso hotel, campeggio, villaggio, b&b o casa vacanza.
Il pagamento:
- deve essere documentato tramite la fattura elettronica o attraverso un altro documento commerciale in cui sia indicato il codice fiscale del beneficiario;
- deve essere pagato in una sola rata;
- non deve avvenire con l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici (sono ammesse solo le agenzie di viaggio ed i tour operator).
Rimborso biglietti per spettacoli, musei ed altri luoghi della cultura (art.183)
Se, a seguito delle misure di contenimento, non è stato possibile utilizzare i biglietti, precedentemente acquistati, per spettacoli (ad esempio per cinema e teatro), musei ed altri luoghi di cultura è possibile richiederne il rimborso direttamente all’organizzatore o attraverso i suoi canali di vendita.
Il rimborso avverrà con un voucher (buono) che dovrà essere utilizzato entro 18 mesi dall’emissione.
Biglietti e abbonamenti di treni e trasporto locale (art. 215)
Se, a seguito delle misure di contenimento, non è stato possibile utilizzare i biglietti del treno o del trasporto pubblico locale, abbonamenti compresi, è possibile chiederne il rimborso scegliendo tra:
- ricevere voucher (buono) di importo pari all’ammontare del biglietto/abbonamento, da utilizzare entro un anno dall’emissione;
- prolungare la durata dell’abbonamento per un periodo uguale a quello durante il quale non è stato possibile utilizzarlo
Entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, il vettore deve effettuare il rimborso.
Sport e impianti sportivi (art.216)
I titolari di abbonamenti a palestre, piscine e impianti sportivi possono richiedere un rimborso della quota relativa ai periodi di non utilizzo, quando il mancato utilizzo è dovuto ai divieti imposti dalle norme di contenimento. I gestori degli impianti sportivi entro trenta giorni, dovranno restituire le somme già versata oppure rilasciare un voucher (buono) di pari valore, utilizzabile presso la stessa struttura, entro un anno dal momento in cui potranno riprendere le attività.
Bonus mobilità (art.229)
Contributo economico pari al 60% della spesa di acquisto di:
- biciclette, anche a pedalata assistita
- veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad esempio monopattini, hoverboard e segway),
- servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.
È previsto un tetto massimo di contribuzione di 500 euro.
Approfondimenti sul bonus mobilità.
Università (art.236)
L’incremento di fondi per le iniziative a favore degli studenti, con particolare riferimento all’esonero, totale o parziale, dal contributo onnicomprensivo annuale.
Link utili:
GAZZETTA UFFICIALE DEL 19 MAGGIO 2020 (pdf)
BROCHURE INFORMATIVA DEL MINISTERO DEL LAVORO E PER LE POLITICHE SOCIALI
FAQ DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SUL DECRETO RILANCIO
Portale Inps Bonus asilo e accesso al servizio
MiBACT Il pacchetto cultura turismo

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