Gli strumenti bancari e finanziari: il denaro contante

Inauguriamo la nostra rassegna degli strumenti bancari e finanziari con il più conosciuto ed utilizzato metodo di pagamento: il denaro contante.

È il primo strumento che si impara ad utilizzare: sin da bambini si prende confidenza con le monetine ed è attraverso il contante che si impara, con l’età, a gestire i primi risparmi.

Cos’è il denaro contante?

Sono le banconote e le monete.

La serie delle monete in euro è composta da otto tagli:

  • 1, 2, 5, 10, 20 e 50 euro cent;
  • 1 e 2 euro.

La serie delle banconote comprende sette tagli: da € 5, € 10, € 20, € 50, € 100, € 200 e € 500.

Quando acquisti beni o servizi ti impegni a pagare al venditore un prezzo. Nel momento in cui paghi con banconote o monete ti liberi da tale obbligo, in questo caso i contanti hanno un “potere liberatorio” che è attribuito dalla legge.

Si parla di “moneta a corso legale” proprio per questo motivo.

Nessun venditore, o creditore, può rifiutare di accettare i contanti al momento del pagamento.

Questo principio generale ha due eccezioni:

  • dal 1° luglio 2020 in Italia il contante non può essere utilizzato per pagamenti pari o superiori a 2.000 euro, salvo alcune eccezioni come i moneytransfer e i “compro oro”;
  • un venditore non è obbligato ad accettare più di 50 monete metalliche (indipendentemente dal taglio); le monete hanno, infatti, un “potere liberatorio limitato”.
    Ti faccio un esempio: se vai a comprare accessorio per il cellulare che costa 45 euro puoi pagarlo con 45 monete da 1 euro ma non puoi obbligare il venditore ad accettare 90 monete da 50 centesimi (se vuole può farlo ma, ripeto, non è obbligato). Se proprio ti vuoi liberare delle monete da 50 cent ne potrai usare al massimo 48 più una da 2 euro o due da 1 euro.

Aspetti positivi dell’utilizzo del contante:

  • è uno strumento rapido ed efficiente per i pagamenti di piccoli importi;
  • tutela la tua privacy;
  • si può utilizzare anche quando non funzionano i circuiti di pagamento elettronici;
  • è un metodo di pagamento sempre ben accettato.

Aspetti negativi dell’utilizzo del contante:

  • non si può tracciare il pagamento;
  • banconote e monete possono essere perse o rubate e non puoi bloccarne l’utilizzo, come invece puoi fare con le carte di credito e di debito;
  • possono essere contraffatte.

Quanto costa utilizzare il contante?

Contrariamente a ciò che generalmente succede con altri strumenti, come carte di credito o bonifici,  l’utilizzo del denaro contante è gratuito, non hai né commissioni né spese.

Ma i costi per la produzione, il trasporto e il controllo della qualità chi li paga?
Questi costi sono sostenuti dalle Banche Centrali e dal sistema bancario e postale.

Approfondimenti e curiosità

Le banconote e le monete sono un segno tangibile dell’Unione europea: l’euro è utilizzato in 19 paesi da oltre 335 milioni di persone.

Le monete hanno una faccia comune “europea” ed una “nazionale”; sono differenti per dimensioni, peso, materiale, spessore, colore e per il bordo. Queste caratteristiche ne facilitano il riconoscimento da parte di persone con problemi visivi o completamente non vedenti.

Grazie a un sofisticato processo di fabbricazione, le monete da 1 e 2 euro sono realizzate con una composizione a strati e bimetallica che conferisce loro particolari proprietà magnetiche. Le monete da 10, 20 e 50 centesimi sono prodotte con il nordic gold o oro nordico. Questa particolare lega è utilizzata esclusivamente per il conio ed è molto difficile da fondere, quindi da contraffare.

La Banca Centrale Europea (BCE) e le Banche centrali nazionali dell’Eurosistema sono le Autorità che hanno il potere di emettere le banconote in euro. Le Banche centrali nazionali, come la Banca d’Italia, producono le quote di loro competenza stampandole direttamente oppure affidando l’incarico a stamperie accreditate dall’Eurosistema.

Banconote macchiate di inchiostro come quelle raffigurate sono probabilmente rubate: non accettatele!

        Queste macchie sono fatte da dispositivi antirapina, gli Intelligent Banknote Neutralisation Systems (IBNS), che entrano in funzione quando vengono forzati gli sportelli bancomat (ATM) o altri contenitori protetti, come quelli utilizzati per il trasporto delle banconote. In questa maniera se ne disincentiva il furto poiché questi sistemi rendono inutilizzabili le banconote rubate riducendo il rischio per dettaglianti, banche ed altri operatori di accettarle e divenire così vittime di questi crimini.

Per ulteriori approfondimenti potete consultare il sito della Banca d’Italia o della Banca Centrale Europea (BCE).

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